Mi ha colpito molto il fatto che davanti all’ennesima tragedia nel nostro mare, la morte di una mamma e della sua bimba abbracciate, una mia cara amica ha scritto “non riesco a non sentirmi colpevole”.

Le ho risposto che di certo in questi casi siamo tutti umanamente colpevoli, ma materialmente noi cittadini italiani, siamo forse l’ultimo anello di una catena che lega a se migliaia di personaggi disonesti e sono loro i principali colpevoli di queste morti.

Cominciamo col dire che chi fugge dalla guerra ha tutto il diritto di trovare un luogo sicuro dove vivere, ma lo stesso diritto lo hanno anche tutti quegli africani che vedono la loro nazione sfruttata da colonialisti francesi e cinesi, per non parlare poi di chi in questi giorni in Siria viene bombardato a causa dei Turchi: come vedete le responsabilità di questi fatti sono tante e varie.

Vediamo ora in casa nostra che cosa succede: la sinistra vuole gli sbarchi, si avete letto bene, li vuole proprio e li vuole anche la Chiesa guidata da Bergoglio (i suoi predecessori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ci avevano avvertito del pericolo dell’islamizzazione dell’Europa), gli uni e gli altri badano all’aspetto economico della questione: l’immigrazione procura denaro, tanto denaro, il denaro fa girare il mondo e sia le coperative rosse che quelle bianche lo sanno bene.

Poi ci sono le ONG, loro fanno a gara per trasportare i migranti a casa nostra ( e qui non escluderei un bell’accordo sottobanco con i rossi e i bianchi), ovviamente la cosa non è casuale, dietro di loro prospera il traffico degli esseri umani e degli stupefacenti.

Non parliamo poi di quei signori del gruppo Bildenberger : ogni anno, tra 120 e 150 personalità di diversi paesi si incontrano in un posto nel mondo tra imponenti misure di sicurezza per parlare dei destini del mondo, ma soprattutto dei destini delle loro finanze e proprio loro manovrano come birilli i capi degli Stati di tutto il pianeta. Di certo questi signori stanno pilotando questa migrazione di massa e hanno in testa un disegno ben preciso per destabilizzare l’Europa. Ricordate che la storia ci insegna che davanti a tanta povertà le cose si risolvono con le guerre e quindi non è escluso che la nostra Europa sia in un certo senso predestinata a questo.

Ritorniamo ora alla povera mamma morta in mare con la sua piccolina per chiederci quanti sono i colpevoli per la loro morte e per quella di tutte quelle povere persone annegate in questi anni: sono tanti, sono troppi ad avere le mani sporche di sangue… e pensare che basterebbe che l’ingranaggio si fermasse, che qualcuno riuscisse a bloccare il sistema.

Di certo la mia è pura utopia, abbiamo visto tutti che cosa è successo con Matteo Salvini, lui ci ha provato a fermare l’ingranaggio, ha toccato gli interessi di molti e ha avuto tutti contro sia in Italia che in Europa e persino in America con Trump che benediceva “Giuseppi”, vi assiuro che ho temuto svariate volte che arrivassero a fargli del male.

Per concludere, dico alla mia amica di non sentirsi in colpa, ognuno fa quello che può per perseguire il bene, io faccio il mio lavoro e scrivo. La speranza è che qualcuno legga e si metta una mano sulla coscienza.

Manuela Valletti

Di THEMILANER

foglio informativo indipendente dell'associazione MilanoMetropoli.org

2 pensiero su “Mamma e bimba morte abbracciate: colpevoli e presunti tali”
  1. Grazie per aver citato il mio post nel tuo incipit. E grazie per la bella e precisa analisi: concordo con te, Manuela, sul fatto che siamo tutti oggetto di strumentalizzazioni di massa, di disegni prefigurati che si decidono dall’alto (e non ho scritto Alto!!), ma dentro di me, per come sono fatta io, resta l’amarezza di questa impotenza… Come sai, sono da anni in prima linea nel piccolo mondo mondo del volontariato, che esula dalle ONG e dagli interessi troppo grossi. E che si prodiga, (oltre ad un occhio ai più “fragili” qui attorno a noi, goccia dopo goccia (in concreto) a costruire pozzi laddove l’acqua nei villaggi non era altro che una putrida latrina infetta.
    È una goccia, non è molto, lo so… Ma se si rendessero vivibili i villaggi laggiù, forse, non sarebbero costretti a rischiar la pelle per venire qui.
    Resta tanto dolore dentro.
    Questa morte grida vendetta al cospetto di Dio (maiuscolo), qualsiasi nome gli si attribuisca…
    Bel pezzo, Manu. E grazie, Davvero.

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