L’area è di proprietà della curia di Milano. Vi si sono sviluppate alberature anche di pregio e soprattutto un vero e proprio ecosistema.
Ora la curia ha deciso di cedere i diritti di edificazione presenti sull’area a Investire e Redo. Sorgeranno nuove volumetrie per 200mila metri cubi, principalmente residenziale (metà in housing sociale e metà in edilizia libera), oltre a uno studentato privato e spazi commerciali.
Sono a rischio 350 piante d’alto fusto d’età tra i 50 e gli 80 anni, che sarebbero sostituite da alberi di minor pregio. In tutto, gli alberi presenti nell’area sono poco più di 600.
I cittadini chiedono che il progetto sia fermato proprio in nome di quella Milano Green tanto sbandierata a parole ma ignorata nei fatti!
Manuela Valletti