Una vita in maschera

Apr 22, 2021

di Manuela Valletti

THD Face Mask Mascherine con Elastico 50 pezzi Made in Italy | Mascherine,  Flaconi, Vasetti e Test | Saninforma

Ho sempre detestato il Carnevale, quel doversi per forza divertire ha sempre finito per non divertirmi affatto, sarà il mio spirito libero che non accetta imposizioni o sarà semplicemente la mia mai sopita voglia di verità, ma le maschere non mi piacciono e le mascherine ancora meno.

Purtroppo da un anno, lo si voglia o no, siamo tutti costretti a mascherarci, e quello credete, sarebbe il meno dei mali, siamo anche costretti (e sottolineo costretti) a subire dei comportamenti che non hanno nulla di logico e che insinuano seri dubbi sulle intenzioni democratiche di chi ha in mano il potere del nostro Paese.

Il Covid esiste, per carità, sarebbe da stupidi negarlo. Ho visto persone ammalarsi, ho sentito di persone morte e quindi la malattia c’è stata e c’è tuttora, ci sarà il prossimo anno e negli anni a venire. Questo è un punto fermo. Ciò che invece non è affatto un punto fermo sono i numeri che ogni giorno ci vengono buttati addosso per terrorizzare le persone più fragili, quelle che ancora credono che ciò che dice il medico, il Presidente di Regione, il Ministro della Giustizia e il Papa, sia Vangelo. Ovvero quelle persone che credono ancora nelle istituzioni (io ero tra loro) e da quello che posso capire, sono i più.

Per oltre un anno tutti ci hanno detto di tutto ma ci hanno nascosto le notizie più importanti. Ovvero che il Covid era una forte influenza che se trascurata si complicava con una polmonite grave, da ricovero ospedaliero. Ci hanno terrorizzato con le immagini delle terapie intensive senza informarci che quelle povere persone erano in quelle condizioni perchè nessuno le aveva tempestivamente CURATE. Il protocollo per la cura del COVID prevede ancora oggi “che il malato prenda ai primi sintomi una tachipirina, e rimanga in vigile attesa”..…. di che cosa? Di incappare in una polmonite bilaterale e a quel punto (ma solo a quel punto), essere ricoverato in terapia intensiva.

Con l’applicazione di questo protocollo TOTALMENTE ERRATO (corretto fortunatamente e a loro rischio e pericolo, da tanti medici coscienziosi, che hanno ricordato soprattutto di essere medici e di dover curare), abbiamo assistito alla strage di Bergamo. Per l’adozione di un protocollo sbagliato, sono morte migliaia di persone, che mi auguro avranno giustizia.

L’Associazione IPPOCRATE.ORG formata da medici di famiglia, primari ospedalieri e infermieri con contatti in ogni regione, ha fatto ciò che non hanno fatto a livello nazionale e a livello regionale, le istituzioni preposte. Con grande coraggio e grande capacità hanno curato migliaia di persone GUARENDOLE a domicilio.

Ieri sera nel programma ZONA BIANCA in onda su RETE 4, il Dottor Michele Zangrillo ha fornito in diretta i numeri reali della seconda ondata della “Pandemia”: su 115.000 morti dichiarati, i morti di COVID sono stati in realtà circa 14.000. Tutti gli altri morti, sono povere persone che grazie alla fallimentare gestione della malattia, non hanno potuto essere curati per ciò che avevano, erano malati di infarto, di cancro, di ictus ecc. ecc. E questo è davvero gravissimo.

E adesso andiamo avanti, ognuno con la sua libertà di scelta. Chi vuole farsi vaccinare lo faccia sapendo che si tratta di vaccini sperimentali, chi decide di farne a meno, non si vaccini, sapendo che forse se dovesse prendere il covid avrà meno anticorpi.

Forse il 26 aprile toglieranno un po’ di restrizioni, io invito tutti ad essere prudenti, ma a non avere paura, perchè il Covid è curabile, e voi, responsabilmente, potete chiedere al vostro medico di mettersi in contatto con l’Associazione Ippocrate (che trovate anche on line) che fornisce il protocollo di cura che funziona molto bene e anche una lista di integratori e vitamine che, assunte preventivamente, aiutano a non contagiarsi.

In questo lungo anno, sono passata come tutti voi, attraverso mille dubbi, per poi, con l’aiuto di persone informate e desiderose di aiutare gli altri, arrivare ad una verità che non mi è piaciuta per nulla. La mia operazione verità parte da qui.

Credo che questo articolo abbia iniziato ad informare correttamente, se vi è stato utile, se ha chiarito qualche vostro dubbio, fatemelo sapere.

Manuela Valletti

Di THEMILANER

foglio informativo indipendente dell'associazione MilanoMetropoli.org

Un pensiero su “Una vita in maschera”
  1. Sapevo più o meno tutto e ne avevo conferma ogni volta che ne parlavo al mio medico di famiglia, un amico, il quale taceva e con il suo silenzio confermava le mie rimostranze. Ora ci sarebbe bisogno di diffondere queste notizie, anche contro il mainstream del covid che continua a terrorizzare la popolazione e continua a trascurare malati di patologie più gravi, come il sottoscritto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.