Il fenomeno riguarda le grandi città, ma alcuni hanno fatto scelte più radicali, così troviamo il Comune di Alta Valle Intelvi (meno di 5000 abitanti) all’ottavo posto per incremento dei suoi abitanti.

Il periodo del Covid ha cambiato la vita di molte famiglie, molte persone hanno compreso quanto sia precaria la vita cittadina, specialmente se si hanno in famiglia bimbi piccoli, persone anziane e anche animali. Il periodo contingente poi ha evidenziato come possa essere agevole lo smart working ma anche come sia assurdo farlo da un monolocale a Milano.

E così, per diversi motivi, tutti validi, molte famiglie si sono attivate per cercare luoghi vicini alle città, che potessero offrire una buona qualità della vita e servizi adeguati per tutti i componenti della famiglia per vivere serenamente e non solo in periodo di Covid.

Questo fenomeno si è verificato maggiormente nell’Italia settentrionale: in Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino, ma anche in Emilia Romagna. Lasciate le città metropolitane, si sono scelte piccole realtà di provincia e nella scelta hanno prevalso le case con giardino o grande terrazzo, a significare il bisogno di aria pulita e la ricerca di una serenità che, per svariati motivi, non è più possibile trovare nelle grandi città.

Sono state privilegiate nella scelta cittadine “gioiello” come Brunico, Merano, San Remo (35.000 abitanti) e piccoli centri come San Felice Circeo e San Zeno di Montagna (VR) e Alta Valle Intelvi (Co) (sotto i 5.000 abitanti).

Abbiamo chiesto a Marcello Grandi, Sindaco del Comune di Alta Valle Intelvi come si spiega il “successo” del piccolo comune, Grandi non ha dubbi: il luogo è splendido, ha un ottimo clima per la sua collocazione geografica tra il Lario e il Ceresio, è vicino a Como a Milano e alla Svizzera, ma queste non sono le sole qualità di Alta Valle, dalla fusione tra le località di Lanzo, Pellio, Scaria e Ramponio Verna, avvenuta nel 2017, sono stati potenziati i servizi scolastici, sportivi e di assistenza agli anziani. I centri storici delle diverse località sono stati ridisegnati al meglio, insomma qui si vive bene, non manca nulla e questo fa la differenza.”

Vedremo in futuro se l’abbandono delle grandi città verso i piccoli centri sarà definitivo, se dobbiamo dare uno sguardo oltre oceano, possiamo dice con certezza che lo sarà.

Manuela Valletti

Di THEMILANER

foglio informativo indipendente dell'associazione MilanoMetropoli.org

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