I preziosi ornamenti furono trafugati dai tedeschi a San Pietroburgo ma dal 1945 la loro sorte è ignota. Sono contenuti nelle casse di un piroscafo affondato nel Baltico?
Il ritrovamento del relitto di una nave tedesca affondata nel Mar Baltico alla fine della Seconda Guerra Mondiale riapre il mistero sulla sorte della Camera d’Ambra, la “ottava meraviglia del mondo”, donata dal re di Prussia Federico Guglielmo I allo zar Pietro il Grande nel 1717 e poi “recuperata” dai nazisti nel 1941 durante l’invasione della Russia.
I pannelli e i preziosi ornamenti d’ambra e oro che erano stati installati nel palazzo di Caterina, la residenza estiva degli zar a San Pietroburgo, erano stati portati dai tedeschi nella città portuale di Konigsberg, oggi l’enclave russa di Kaliningrad. Dopo il bombardamento della città, non si ebbero più notizie dei reperti e in molti supposero fossero andati distrutti. I sommozzatori polacchi che hanno ritrovato nel Baltico, a 88 chilometri di profondità, il relitto della “Karlsruhe”, un piroscafo affondato dall’aviazione russa nel 1945 durante gli ultimi mesi di guerra, ritengono però che l’imbarcazione potrebbe nascondere quei tesori perduti.
“È un anno che stavamo cercando il relitto, una volta compreso che potrebbe trattarsi della storia più interessante nascosta sul fondo del Mar Baltico”, ha spiegato in una nota Tomasz Stachura, del team di sommozzatori polacco Baltictech, “la nave è praticamente intatta. Nella sua stiva abbiamo scoperto veicoli militari, porcellana e numerose casse il cui contenuto è ancora sconosciuto”.
La Karlsruhe aveva preso parte all’operazione “Annibale”, l’evacuazione di un milione di civili e militari tedeschi in fuga dall’avanzata sovietica. La sua ultima missione avvenne l’11 aprile 1945, quando salpò di gran fretta dal porto di Pillau, oggi Baltiysk, con a bordo 150 soldati, 25 ferrovieri e 888 civili, tra cui diversi bambini, e un carico di centinaia di tonnellate dal contenuto ignoto. Due giorni dopo la Karlsruhe, mentre faceva rotta verso il porto di Swinemunde (oggi Swinoujscie, Polonia), fu identificata e affondata dai bombardieri sovietici. I superstiti recuperati furono 113. Del carico non si seppe più nulla.
“Tutto ciò, messo insieme, stimola l’immaginazione umana”, ha dichiarato alla Reuters un altro sommozzatore, Tomasz Zwara, “il ritrovamento del piroscafo tedesco sul fondo del Baltico e delle casse con i suoi contenuti ancora sconosciuti potrebbe essere molto significativo per l’intera storia”. La Camera d’Ambra è stata interamente ricostruita e riaperta al pubblico il 13 maggio 2003.