L’opinione pubblica si è divisa sull’orso del Trentino (anzi orsa) che pare abbia ucciso un runner, c’è chi vorrebbe ucciderlo subito quasi a voler chiudere la vicenda con una vendetta e chi invece si schiera con l’animale e chiede che venga salvato.

Occorre dire che per primi i genitori del povero runner hanno detto che non desiderano che l’orsa venga uccisa, il gesto non restituirà loro il figlio. La famiglia però chiede giustizia e ha ragione.

La giustizia dovrebbe emergere da una indagine approfondita sulla permanenza degli orsi in quel bosco e di certo gli umani non ne uscirebbero indenni. Quanti orsi erano previsti nel progetto originario? Come dovrebbero essere monitorati? Quanto cibo dovrebbe essere loro somministrato? In caso di gravidanza e parto gli orsi vengono accuditi e i piccoli? Chi ha il dovere di monitorare tutta questa situazione?

Ovviamente tutte le azioni descritte sopra presuppongono alcuni protocolli prestabiliti da seguire scrupolosamente da quando gli orsi sono stati inseriti volontariamente nel bosco.

E qui già non ci siamo, gli orsi che avrebbero dovuto vivere in quel luogo dovevano essere 50 e invece erano ben 100. Questo sovrannumero ha provocato inevitabilmente uno squilibrio nella sicurezza di chi frequenta il bosco, aggiungiamo poi che il collare dell’orsa era scarico da diverso tempo, una mancanza gravissima questa, se avesse funzionato probabilmente l’attacco al runner avrebbe potuto essere evitato, e ancora che l’orsa era mamma di tre piccoli e quindi la situazione era veramente fuori controllo, è noto infatti che le mamme difendono i piccoli sempre (forse solo alcune mamme umane non lo fanno). Preso atto di tutto ciò occorre avere conoscenza del comportamento del runner: è vero che il giovane aveva impugnato un bastone?

Le domande a cui dare risposta sono tante e sono domande importantissime per avere contezza di come sono andate veramente le cose. Decidere quindi di uccidere l’orsa è un’infamia di cui noi umani non possiamo macchiarci.

Manuela Valletti

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.