Carissimi, colgo l’occasione per augurare ad ognuno una Buona Pasqua di Resurrezione. Sembra passato un secolo da quando nell’aprile del 2020 ci fu negato un diritto che non viene da una costituzione ma dallo stesso diritto naturale. È il diritto a celebrare le nostre feste e le nostre tradizioni. Il diritto a stare insieme, ad essere semplicemente umani. Oggi ci voltiamo indietro e vediamo che siamo stati ad un passo dal precipitare in un inferno permanente dove chi accettava di essere schiavo odiava invece chi non accettava di esserlo.

Era la società dell’orrore nel quale l’ipocrita mondo liberale ci stava trascinando. Portiamo ancora addosso le cicatrici di quel periodo soprattutto quando vediamo le cronache locali invase da una moltitudine di notizie sulla strage dei “malori improvvisi”. Vediamo però anche al tempo stesso allontanarsi sempre di più quella disumanizzazione. Quelli che prima erano spiragli ora sono divenuti degli orizzonti dove si vede a poco a poco disgregarsi tutta la struttura di quel potere che ha oppresso tutti coloro che hanno provato a resistergli in passato. Anche per questo è una Pasqua migliore di quelle degli ultimi anni. Auguri a tutti!

Cesare Sacchetti

Mi unisco agli auguri e alle considerazioni dell’amico Cesare Sacchetti

Manuela Valletti

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

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