Sui social prende corpo un dibattito assurdo (per non dire demenziale) sulle scelte fatte dal Presidente Meloni in riferimento a come desidera essere chiamata nella sua nuova importantissima carica dello Stato.

Non vedo quale sia il problema che accampano i signori della sinistra… premesso che l’appellativo richiesto da Meloni è assolutamente corretto visto che non sta usando il maschile ma sta usando il “neutro”, che in italiano si rende con il maschile. (E’ come dire che “l’uomo vive sulla Terra)
I ruoli istituzionali hanno un carattere neutro che viene prima del genere o di altre caratteristiche della persona che li ricopre.

Invece c’è chi sostiene che facendosi chiamare “il Presidente del Consiglio” si “offende” il genere femminile. Ebbene care “femministe e affini” sappiate che una donna in gamba, una giornalista fantastica come Oriana Fallaci, si firmava ” scrittore Oriana Fallaci” eppure nei suoi libri ha sempre rispettato il suo genere.

Vogliamo trovare motivi più seri per contrastare l’inarrestabile ascesa nei sondaggi del Presidente del Consiglio? Vogliamo magari tener presente che alle donne italiane occorrono altre improcrastinabili scelte come ad esempio gli asili nido nel posto di lavoro, gli aiuti per i genitori anziani ecc ecc.

Altro che invocare le “quote rosa” (che fanno da sottofondo a tutti questi ragionamenti), le donne si faranno onore per il merito e non per il sesso, le donne di destra questo lo sanno e allora ben venga la decisione di Giorgia Meloni.

Manuela Valletti

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

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