Molte persone sono state travolte psicologicamente dal martellamento ossessivo che le televisioni propinano ogni giorno sul COVID 19 e la sua diffusione nel nostro Paese.

Vorrei osservare che questo fa male, molto più male di un virus che ora si è attenuato, che viene “scoperto” grazie ad un numero imprecisato di tamponi sulla popolazione Italiana e che provoca una patologia CURABILE. Francamente ne abbiamo abbastanza di bollettini allarmistici, non si era detto che si sarebbe dovuto convivere con il virus? Se è così, allora facciamolo.

Gli appuntamenti fissi delle tv con telegiornali e talk show possiamo saltarli a piè pari tanto non ci daranno nuove notizie, avremo le solite infinite dirette dagli ospedali con questo o quel virologo fino all’esasperazione. Non parliamo poi delle dirette dai palazzi governativi, un DPCM dietro l’altro per vietare quello che si era concesso poco prima.

Noi abbiamo bisogno di ritrovare una certa normalità, di ritornare a vivere e a lavorare altrimenti se continuiamo così, una volta sconfitto il virus ci troveremo a morire di fame.

Non ho verità in tasca, ma con un po’ di logica spicciola, affidandomi ai numeri a disposizione vi dico che 150.000 positivi (che non vuol dire ammalati, possono essere anche asintomatici e non infettivi) su una popolazione di 65 milioni di abitanti, non devono preoccupare. Ascoltate con attenzione ciò che dice Il Prof. Palu’ ( virologo) e mettetevi tranquilli, naturalmente seguite le norme igieniche adeguate (lavaggio mani, mascherina) e poi non guardate più le trasmissioni televisive a tema, vi fanno solo male.

Manuela Valletti

Di THEMILANER

foglio informativo indipendente dell'associazione MilanoMetropoli.org

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