Il MIO CANTO È

Voce che non cerca potere
argilla che s’impasta con fatica
Giano che scruta negli opposti
hortus conclusus e finestra aperta
frammento che aspira all’unità
verità segreta in cerca d’evidenza
veste di ruvida eleganza
senza orpelli o stravaganza
con i colori del cielo in trasparenza
e l’umile radice in consonanza
attenta al sogno, ai segni, a dire di natura
sempre, con meraviglia, la bellezza.
Rosa Maria Corti