La Gran Bretagna ha dato il via libera a uno studio su larga scala con lo scopo di testare un vaccino anti-colesterolo più potente delle statine. Si spera che questo possa prevenire 30 mila decessi per infarti e ictus. Lo studio coinvolgerà decine di migliaia di pazienti che riceveranno due iniezioni del nuovo vaccino all’anno con lo scopo di dimezzare i livelli di “colesterolo cattivo”.
Il vaccino funziona in due sole settimane e riduce significativamente il rischio di malattie cardiache. La molecola, l’inclisiran, funziona “silenziando” il gene PCSK9 e questo permette al fegato di assorbire più colesterolo “cattivo”. Il trattamento sarà inizialmente somministrato a 40 mila uomini e donne di mezza età il cui colesterolo rimane alto, nonostante assumano statine ogni giorno.
Ma l’obiettivo finale è quello di distribuire il vaccino a circa 30 mila pazienti all’anno, a partire già dal prossimo anno. Le stime suggeriscono che questo potrebbe prevenire 55.000 infarti e ictus in un decennio, salvando 30.000 vite.
Lo studio parte a seguito di un accordo, non proprio “ortodosso”, tra la Novartis che produce il farmaco e il governo, che punta ad accelerare l’accesso ai trattamenti innovativi. Secondo gli esperti, questo potrebbe rivoluzionare la prevenzione delle malattie cardiache, uno dei più grandi killer del Regno Unito. “Sono determinato a trovare il modo di salvare quante più vite possibili e fare del mio meglio per impedire a condizioni terribili come le malattie cardiache di portare via troppo presto le persone dalla propria famiglia e dai propri amici”, dichiara Matt Hancock, ministro della Salute britannico.
“Questa partnership è una notizia fantastica ed è un grande passo in avanti nell’aiutare a raggiungere questo obiettivo”, aggiunge. L’anno scorso uno studio internazionale, condotto dall’Imperial College London, ha scoperto che le persone sottoposte al trattamento hanno beneficiato di un dimezzamento del colesterolo.
Il risultato è stato buono almeno quanto una statina ad alto dosaggio e di gran lunga superiore ai farmaci a basso dosaggio. Ed è stato mantenuto semplicemente facendo il vaccino ogni sei mesi. Il vaccino, almeno inizialmente, dovrebbe essere usato come le statine dai pazienti con diagnosi di malattie cardiache. Ma i cardiologi credono che con il tempo i vaccini possano diventare un’alternativa per milioni di persone.
Fonte Agenzia Giornalistica AGI