Nella scia
di insensati canti
il tempo
sempre più impaziente
corre.
Ma a dicembre
ci dona un giorno speciale.
Silenzioso quasi timido
accompagnato da un venticello
arriva in valle.
Vorrei fermarlo
per vedere
se tra i verdi rami che di resina profumano dell'abete
c'è
qualche granello di felicità.
Penso alla solitudine
alla debolezza di molti uomini
mentre
nella serenità dei camini accesi
si diffonde vicino ai presepi
il calore dell'intimità familiare
e i volti tristi
tornano a risplendere.
Nell'intera creazione
i rumori si sgretolano
trasformando la sofferenza
in sorriso.
Piano piano dal cielo
leggera come un batuffolo di bianca neve
scende la speranza.
Ma
in questo mondo di muri
fili spinati
e false libertà multiculturali
sarà Natale
soltanto quando a bocche chiuse
l'inno dei popoli
verrà cantato dall'umanità
in una sola canzone.