Tutto ha inizio il 30 maggio 2019, quando Matteo Renzi viene ospitato alla riunione segreta del gruppo Bilderberg: Salvini deve essere isolato, il suo inarrestabile consenso popolare è diventato un pericolo, va fermato prima che sia troppo tardi. Il M5 non riesce più ad arginarlo. Vanno fermati Salvini e gli italiani. L’Europa franco-tedesca non può permettersi un’Italia che torni a competere economicamente, è già stato stabilito nel 1989, con i patti di Maastricht e gli accordi fra Mitterand e Kohl. L’Italia, mai più, deve tornare a crescere.
Come intervenire? Dall’interno, attraverso lo stesso M5. Già a febbraio, durante il G7 a Davos, Conte era stato allertato e aveva chiesto aiuto alla Merkel. Ma nulla da fare, i sondaggi continuano ad essere a favore di Salvini e il M5 perde. Il M5 avvia quindi una politica di opposizione interna al governo, principalmente contro la politica dei porti aperti, cavallo di battaglia di Salvini. Con la “Sea Watch” parte il fuoco incrociato: da una parte la destabilizzazione interna, dall’altra l’operazione “Carola”, pianificata dalla Merkel stessa (lo rivelerà poi l’ex capo dei servizi segreti tedesco Maassen). Il M5 sa di andare contro gli interessi degli italiani, sa che continuerà a perdere consensi, ma questo gli è stato ordinato di fare. Il M5 è nato sulll’onda del giustizialismo di Tangentopoli, è l’anti-sistema prodotto dal sistema, nato con lo scopo di assorbire la rabbia crescente di milioni di italiani che soffrono per un Paese che in trent’anni è stato smembrato, impoverito, dilaniato. Non importa ora se il M5 perda consensi. Il M5, una volta svolto il compito di finto oppositore al sistema, è destinato a morire.
Ci si chiede perchè Salvini abbia accettato questa sfida quando, con ogni probabilità, già sapeva tutto, fin dall’inizio. Ha accettato di scendere in campo come controbilancia ad un sistema che divora tutto, sostenuto da un Trump che in America, con la sua elezione a Presidente, ha scompigliato tutte le carte. Da trent’anni il “Deep State”, il “Potere profondo”, il “Sistema”, ha sempre avuto la meglio. L’Europa franco-tedesca si è compattata con il recente patto di Aquisgrana proprio per contrastare un Trump sempre più energico e determinato. Trump ha risposto minacciando dazi all’industria automobilistica tedesca e a quella dei vini francesi. Ad ottobre la Brexit e l’alleanza economica fra Trump e il leader inglese Johnson, metteranno a dura prova Francia e Germania, quest’ultima già da oggi in recessione con il PIL a -0,1.
E l’Italia? Salvini ha dovuto aspettare il momento giusto per far cadere il governo e svelare i retroscena, lo ha fatto dopo la caduta dell’ultima maschera, ossia quando il M5 ha votato in Europa a favore di Ursula von der Layen a Presidente della Commissione Europea, la candidata di Merkel e Macron. Il M5 si è rivelato Sistema, al fianco del PD, del PD di Renzi, il prescelto del Gruppo Bilderberg. La farsa a cui stiamo assistendo in questi giorni riguardante l’avvio di un nuovo governo M5-PD, le scaramucce di palazzo e di tavolino, la mistificazione mediatica e le voci di corridoio che si rincorrono producendo mille eco, sono solo gli elementi scenici di un teatro di marionette con un canovaccio già definito, ma il cui finale nessuno è riuscito ancora a scrivere.”

E adesso? Spetta a noi italiani decidere che finale vogliamo dare a questa vicenda. Cominciamo con il chiedere tutti Il voto subito.

Manuela Valletti

Di THEMILANER

foglio informativo indipendente dell'associazione MilanoMetropoli.org

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