Milano, 18 dicembre 2018 – E’ ancora battaglia per la riapertura dei Navigli.  Stavolta, a stoppare l’idea è il Consiglio regionale della Lombardia, che ha bocciato un emendamento al Bilancio di previsione 2019-2021, a firma del consigliere di Michele Usuelli (+ Europa), che proponeva il “pieno coinvolgimento di Regione Lombardia nel progetto di riapertura del tratto milanese del sistema dei Navigli lombardi” attraverso lo stanziamento di 50 milioni di euro, nel triennio 2019-2021, “per la progettazione e realizzazione delle opere”. A disapprovare l’emendamento è stata la maggioranza di centrodestra, che ha espresso voto contrario nonostante il leader della Lega, Matteo Salvini, si sia dichiarato a favore del progetto. Contrario anche il Movimento Cinque Stelle, mentre + Europa, Lombardi Civici Europeisti e Pd hanno espresso voto favorevole.

Alessandro Corbetta e Gianmarco Senna, consiglieri regionali della Lega, spiegano di aver votato contro l’emendamento proposto da Michele Usuelli di +Europa “in quanto avrebbe finanziato il progetto portato avanti dalla giunta Sala, che per noi e’ limitato e inaccettabile perche’ tradisce la volonta’ di mezzo milione di milanesi che nel 2011 hanno votato per la graduale riapertura del sistema navigli e non certo per le cinque piscinette di Sala buone solo per mettere a bagno le paperelle di gomma”. La Lega, continuano Corbetta e Senna, “da sempre e’ per la riapertura e navigabilita’ dell’intero sistema dei navigli lombardi e non per la realizzazione di cinque vasche nel centro di Milano che, se realizzate, metterebbero una pietra sopra al progetto di riapertura totale per almeno 50 anni. Quello di Sala e’ un progetto limitato alla citta’, senza una visione di insieme capace di portare importanti benefici al capoluogo e a tutta la Lombardia. La strada da intraprendere – continuano Corbetta e Senna- e’ quella gia’ votata in Consiglio regionale nel 2017, ovvero la promozione di un accordo di programma tra Comune e Regione Lombardia in cui stilare un progetto di apertura, anche graduale, dell’intero sistema di canali”.  “L’obiettivo finale, concludono i due leghisti – deve essere la navigabilita’ del sistema di canali piu’ importante d’Europa per portare lavoro, turismo e bellezza su tutto il territorio regionale”. L’emendamento era stato presentato da Usuelli chiedeva “il pieno coinvolgimento di Regione Lombardia nel progetto di riapertura del tratto milanese del sistema dei Navigli lombardi, attraverso un consistente staziamento per la progettazione e realizzazione delle opere”. L’impegno e’ correlato ad analoga iniziativa del Comune di Milano che ha previsto, nel bilancio di previsione in corso di approvazione, l’importo di 150.000.000 per il triennio.

Contro il provvedimento anche i 5 stelle, perche’, come spiega il capogruppo Dario Violi, “non e’ questa grande opera di vie navigabili, stiamo parlando sostanzialmente di quattro vasche d’acqua per abbellire la citta’, con una spesa di centinaia di milioni di euro, in un momento in cui si aunentano le tariffe per il trasporto pubblico come Atm fara’ a breve, noi pensiamo possano essere invece destinate a un servzio per i cittadini, e non a un abbellimento della citta’ che si fa quando ci sono le risorse”.

La riapertura dei Navigli, nei giorni scorsi, era stata al centro delle dichiarazioni del ministro dei Beni Culturali Bonisoli (“Riaprirli mi sembra una sciocchezza”, aveva detto, “Forse servirebbe un referendum”), subito contrastate dalle parole del ministro Salvini, favorevole al progetto così come il sindaco di Milano, Beppe Sala. “Non è una bella notizia”, ha commentato il sindaco. ” Io voglio andare avanti, ma lo voglio fare con buon senso e contavo molto sull’aiuto della Regione”

NdR: Milano ha la fortuna di non avere problemi con i corsi d’acqua che nel 1800 sono stati tutti interrati, visto il dissesto idrogeologico del suolo nazionale, non mi pare porprio il caso di riportare i navigli in superficie. Le grane meglio non andarsele a cercare.

fonte

Di THEMILANER

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