vaccini obbligatoriapprovata la legge

Sulla vicenda ‘vaccini’ , che abbiamo seguito schierandoci decisamente dalla parte dei bambini e dei loro genitori, pubblichiamo questo scritto che condividiamo nella sostanza e ringraziamo l’autrice

Ufficialmente adesso in Italia esistono persone di seria A e persone di serie B.
In Italia si fa una legge, che viene considerata giusta purtroppo da tantissime persone, che impone una vaccinazione sperimentale di massa.
Allo stesso tempo vengono stanziati dei soldi per i futuri danneggiati, perché i dati ci sono e non possono essere ignorati. Quasi 22.000 danneggiati, dei quali circa 500 gravi e 5 morti in 3 anni. Lo Stato ammette che quello che sta per fare, farà del male a qualcuno.
Però, bisogna fare questa legge, perché il bambino “X”, immunodepresso, deve poter andare a scuola, anche se questo dovesse costare la salute al bambino “Y”.
Ed i genitori di questo bambino dovrebbero tacere, ed essere contenti di ritrovarsi un figlio invalido. Il sacrificio della loro creatura è servito a permettere al figlio di un altro genitore di frequentare la scuola. Il loro figlio, a scuola, forse non ci andrà più, perché ormai non è più lo stesso bimbo di prima. Non è più autosufficiente, non parla, diventa aggressivo e non è più adatto a frequentare la scuola avendo bisogno di assistenza continua. Danneggiato e recluso, come uno scarto della società, che è stato utile solo a fare da sacrificio umano in favore di un altro bambino che, attenzione, non è affatto guarito ed è a rischio esattamente come prima.
In Italia si sacrificano bambini sani, che hanno l’unica colpa di essere sani, per la presunta tutela di altri bambini meno fortunati che per carità, abbiamo il dovere di aiutare, ma non in questo modo.
E io posso comprendere il punto di vista di un genitore che ha un figlio malato. Vorrebbe il meglio per lui, vorrebbe vederlo giocare, vorrebbe potesse andare a scuola, ed io, come credo tutti, lo capisco. Però, a prescindere dal fatto che credere che il proprio figlio sia al sicuro grazie alla vaccinazione di massa è scientificamente sbagliato, la propria felicità non può essere costruita sull’infelicità altrui. Non si può gioire per un traguardo simile, pur sapendo che tale traguardo è costato la libertà e il sacrificio di altri bambini.
Mentre tu gioisci, c’è un genitore che piange perché non vedrà più sorridere suo figlio. Suo figlio, nato sano, danneggiato non dalla natura, non da una sfortunata fatalità, non da una malattia…ma dalla mano umana.
Non è un attacco ma una riflessione.
Non giudico il dolore di un genitore, non ho figli e forse non sono in grado di capire veramente cosa significa avere un figlio con immunodeficit…ma l’ho provato su di me.
Questa cosa non porterà a nulla di buono. Causerà, lo sta già facendo, solo tanto dolore a molti genitori. Non aiuterà gli immunodepressi.
Ci sta mettendo gli uni contro gli altri. Non è giusto vedere genitori con figli immunodepressi che inveiscono contro genitori che non vorrebbero essere costretti a vaccinare o con figli danneggiati, così come non è giusto sentire genitori free-vax che dicono che dei bimbi immunodepressi non glie ne importa nulla, perché sia chiaro, mi dissocio anche da loro.
Ma non è colpa nostra. Siamo tutti arrabbiati e tutti vogliamo difendere ciò che ci è più caro. Non è giusto scannarci fra di noi per tentare di imporre chi si deve sacrificare per chi. Non facciamoci strumentalizzare dalla politica in questo modo. Il diritto alla salute è un diritto di tutti. Non esiste chi ha più diritto e chi ha meno diritto. Nessuna statistica può imporre chi è sacrificabile e chi no. Torniamo uniti a combattere per il diritto alla salute di tutti, a combattere per chiedere che chi ci tutela lo faccia per noi e non abbia conflitti di interesse…combattiamo perchè tutti abbiano cibo,acqua pulita e tutto ciò che serve di base per avere una vita sana…e puntiamo sulla ricerca, per curare sempre più efficacemente quelle malattie che colpiscono bambini e adulti, comprese quelle che causano immunodeficit…perché diciamolo, l’unica “cura” per l’immunidepressione è non essere più immunodepressi.
Basare la propria vittoria, la propria felicità, sull’infelicità altrui e sull’oppressione dei diritti altrui, non è vera felicità.
Giorgia Scataggia

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

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