Vaccini ai bimbi

Questo studio, pubblicato sulla rivista ad alto fattore d’impatto JCI, esamina le modificazioni del sistema immunitario che si verificano dopo somministrazione del vaccino trivalente morbillo-parotite-rosolia, documentando come dopo il vaccino si abbia un consistente aumento dell’attività di una sottopopolazione specializzata di linfociti T detti gamma-delta. Come di regola accade nella risposta immunitaria, anche questa tipologia di cellule si associa ad alcune risposte potenzialmente favorevoli (miglioramento dell’efficienza dell’immunità, anche contro altri microrganismi e pure contro i tumori) e ad altre potenzialmente sfavorevoli (autoimmunità e in alcuni casi induzione di tolleranza ai tumori). Lo studio non giunge a chiarire questi aspetti e tuttavia pone importanti basi per giustificarne la futura indagine. Quel che conta e che qui si vuole sottolineare è che questi studi non sono mai necessari per sviluppare e ottenere l’autorizzazione all’impiego di un vaccino. Le linee guida di riferimento richiedono unicamente di documentare l’immunogenicità e eventualmente la protezione contro il microrganismo specifico, e null’altro. Studi come questo che invece mostrano che gli effetti possono essere molteplici e complessi e che certo non si limitano a indurre una generica immunità contro un determinato microrganismo. Documentare questi aspetti aiuta a comprendere e chiarire tra l’altro gli effetti avversi, che oggi invece sono valutati puramente su base epidemiologico-statistica, con il risultato di perdersene la massima parte. Ovvio che se da un prodotto non sai cosa aspettarti, difficilmente ne comprenderai di diversi effetti, non foss’altro che non hai idea di che cosa cercare.

Marco Cosentino – Telegram

Di the milaner

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