Il ministero della Difesa, guidato da Guido Crosetto, è al lavoro per una legge concernente l’introduzione di un contingente di riservisti delle Forze Armate, per un numero non superiore alle 10mila unità. Una volta reclutata e addestrata, la riserva potrebbe essere impiegabile nei casi di necessità in occasione di eventuali conflitti e crisi internazionali. Ad auspicare la sua formazione era già stata la legge 119 del 2022, introdotta dal governo Draghi, in cui si esplicitava che i riservisti debbano essere ripartiti in nuclei regionali, ipotizzando un ruolo complementare per “attività in campo logistico nonché di cooperazione civile-militare”. «Abbiamo trasformato le forze armate con l’idea che non ci fosse più bisogno di difendere il nostro territorio e che la pace fosse una conquista di fatto irreversibile – ha dichiarato lo stesso ministro Crosetto in un’intervista a La Stampa -. Le forze armate, in questo quadro, al massimo partecipano a missioni di pace, senza arrivare a scontri veri e propri. Ora i recinti sono stati abbattuti, non ci sono più regole».

Fonte

Di the milaner

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