I media hanno aspettato che l’ex presidente Donald Trump si presentasse al tribunale federale di Washington e hanno scherzato sul suo assassinio.

Martedì due membri dei media sono stati sentiti fare battute davanti a un microfono acceso sull’ex presidente Donald Trump ucciso dal proiettile di un assassino mentre aspettavano che comparisse al tribunale federale di Washington.

I giornalisti maschi non identificati avevano le loro telecamere posizionate fuori dal tribunale americano E. Barrett Prettyman quando hanno iniziato a lamentarsi delle difficoltà di ottenere una visione del 77enne repubblicano del 2024, favorito.

“Sai qual è la parte peggiore? Anche se ha la finestra aperta e sta sporgendo fuori, sarà dall’altra parte della strada”, si è sentito dire da una persona in diretta dall’Associated Press.

“Voglio dire, se sta guidando, abbiamo una buona possibilità”, ha detto speranzoso il secondo giornalista, al che il primo ha risposto: “Sì, se sta guidando con il finestrino anteriore aperto.”

La conversazione si è poi trasformata in umorismo macabro riguardo all’arrivo dell’ex presidente in un’auto scoperta come quella su cui viaggiava il presidente John F. Kennedy quando fu assassinato a Dallas il 22 novembre 1963.

“Sì, o se è una decappottabile”, disse la seconda persona.

“Sì, non ci stavo pensando”, rispose il primo.

“Sì, come se si fermasse…”, iniziò a dire il secondo prima che il primo intervenisse e chiedesse: “Come JFK?”

“Forse qualcuno, proprio come dissero a JFK, ‘Sai cosa dovresti fare? Dovresti prendere una decappottabile! È così bello’”, ha continuato il membro dei media, tra le risate dei suoi colleghi.

Trump ha affrontato una commissione della corte d’appello della DC per ascoltare i suoi avvocati sostenere che dovrebbe essere immune dalle accuse in relazione ai suoi tentativi di ribaltare la sua sconfitta elettorale del 2020 e la rivolta del Campidoglio del 6 gennaio 2021 perché non è stato messo sotto accusa e condannato per primo in relazione con quegli eventi.

“Autorizzare il perseguimento di un presidente per atti ufficiali aprirebbe un vaso di Pandora dal quale questa nazione potrebbe non riprendersi mai più”, ha sostenuto l’avvocato di Trump John Sauer, affermando che in base a tale precedente, i presidenti potrebbero essere perseguiti per aver fornito al Congresso “false informazioni” per entrare guerra o per aver autorizzato attacchi di droni contro cittadini statunitensi all’estero.

L’esito delle discussioni porta enormi conseguenze per lo storico procedimento penale contro Trump, e probabilmente porrà anche le basi per ulteriori ricorsi davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti – che il mese scorso ha rifiutato una richiesta di intervenire sulla richiesta di immunità dell’ex presidente, ma potrebbe essere comunque coinvolto più tardi.

Una decisione rapida è cruciale per il procuratore speciale Jack Smith e il suo team, che sono ansiosi di portare il caso – attualmente sospeso in attesa dell’appello sull’immunità – al processo prima delle elezioni di novembre. 

Ma gli avvocati di Trump, oltre a cercare di far archiviare il caso, sperano di trarre vantaggio da un lungo processo che potrebbe ritardare il processo ben oltre la data di inizio prevista per il 4 marzo e nel vivo della campagna presidenziale.

FONTE

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

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