Con il libro “L’impero Romano non è mai caduto” il giornalista Cazzullo fa un atto di violenza carnale nei confronti della storia d’Italia e di Roma.
Sì, perché qui ci troviamo di fronte all’ennesima operazione che vuole far credere che l’Impero Romano fosse una sorta di enorme spazio senza confini dove tutti potevano diventarne cittadini.
Nulla di più falso. Diventare Romani era molto difficile e bisognava guadagnarsi dei meriti nei confronti dell’Impero.
Allo stesso modo l’autore vuol far credere che noi non siamo i diretti discendenti di Roma quando il DNA ci dice chiaramente che siamo ancora gli stessi di duemila anni fa.
Noi dobbiamo difendere e ricordare la nostra vera storia e dobbiamo respingere qualsiasi tentativo di falsificazione storica volta a trasformare Roma nella società aperta di Soros e Company.
Cesare Sacchetti