Il metropolita Pavel, superiore dei 220 religiosi della Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Mosca del Monastero delle Grotte, spiega di essere stato convocato dalla polizia per essere interrogato. L”SBU inoltre ha condotto una perquisizione nelle sue stanze. Il metropolita spiega anche di essere ora accusato di “collaborazione con la Russia e istigazione all’odio interreligioso” e di essere stato posto agli arresti domiciliari.
Un poliziotto ucraino sistema il “braccialetto elettronico” alla gamba del Metropolitan Pavel, priore del Monastero delle Grotte, condannato agli arresti domiciliari
È intollerabile che in Ucraina non ci sia libertà religiosa, tanto più che la religione ortodossa è praticata da molti ucraini.
MV