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Chi aveva esultato per le decisioni della Corte costituzionale, che ha valutato l’imposizione dell’obbligo vaccinale ai medici «non irragionevole, né sproporzionata», dovrà fare un passo indietro.
Essendo sentenze di rigetto, le decisioni della Consulta non sono infatti vincolanti per i giudici di merito. Tant’è che il magistrato del tribunale di Firenze, Susanna Zanda, ha emesso lunedì scorso un’ordinanza nella quale, ricorrendo al potere di disapplicazione del giudice interno in caso di normativa configgente, conferma la revoca di un provvedimento di sospensione emanato dall’Ordine degli psicologi della Toscana nei confronti di un ricorrente vaccinato «solo» con due dosi e guarito, e condanna lo stesso Ordine a rimborsare le spese.