Premessa

Se la Russia dovesse usare testate nucleari colpirebbe agevolmente le capitali europee ma non arriverebbe a colpire Washington.

C’è da chiedersi perché con questo pericolo incombente, l’Europa si presti ad inviare armi e si esponga moltissimo nella guerra tra Russia e Ucraina.

È evidente che nulla è come sembra, questa guerra preparata dagli USA dal 2014 in accordo con Zelensky, potrebbe esserci fatale.

La NATO ha basi in Europa e precisamente in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia, in Italia tra le basi militari di Ghedi (Bs)e Aviano (Pn) sono state collocate le bombe nucleari, tutte di fabbricazione americana

La situazione in Italia

L’Italia non è immune alla minaccia nucleare russa sbandierata dal suo presidente, Vladimir Putin. È bene saperlo: il nostro Paese non produce né possiede o è dotato di armi di questo genere. Ma come è noto fa parte dell’Alleanza Atlantica e Nato. Nulla di strano, dunque, se ospita in almeno due modalità un’offensiva bellica di questo genere. D’intesa e d’accordo con gli Stati Uniti, storico alleato e oggi partner strategico della politica militare a sostegno dell’Ucraina e in contrasto con le volontà di Putin.

Ci sono due basi militari italiani dove sono collocati ordigni nucleari americani: Ghedi (Bs) e Aviano (Pn). Nella prima si realizza il «Nato nuclear sharing group – spiega Andrea Margelletti, presidente del Cesi (Centro studi internazionali) – dove il Paese ospitante mette a disposizione il vettore, nel nostro caso può essere adesso un Tornado, mentre gli americani forniscono l’ordigno». In pratica alcuni velivoli della nostra Aeronautica, oggi i Tornado e a breve gli F35, sono dotati di bombe di questo genere. Una prima stima parla di 60 ordigni. A Il Sole 24 Ore risultano circa un centinaio.

La base di Aviano 

Ad Aviano, ricorda il direttore di Rid (Rivista italiana DIfesa) Piero Batacchi, «ci sono Le B-61, vale a dire «bombe nucleari di fabbricazione americana per l’impiego tattico e strategico da caccia e bombardieri». In Europa sono schierate le varianti tattiche Mod.3 e Mod.4, con un potenziale regolabile fino ai 45-60 Kt. Aviano è sede militare dove gli americani si muovono in autonomia mentre a Ghedi ci sono regole militari condivise tra i Paesi Alleati. Le B-61, spiega sempre Batacchi, sono «bombe nucleari di fabbricazione americana per l’impiego tattico e strategico da caccia e bombardieri». In Europa sono schierate le varianti tattiche Mod.3 e Mod.4, con un potenziale regolabile fino ai 45-60 Kt.

Lo scenario in atto 

Riepilogando: a Ghedi ci sono dispositivi nucleari americani pronti a essere aviotrasportati dalla nostra Aeronautica Militare. Ad Aviano ci sono invece aerei Usa attrezzati per il trasporto e il lancio di ordigni di questo genere. Con le minacce dichiarate da Putin è evidente come entrambe le basi siamo ora nello stato di massima allerta.

Fonte

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

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