Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da alcuni Educatori, un grido d’allarme che nessuno può ignorare, il Comune di Milano in primis.

“Eccoci qui …
Pronti a partire ?
bellooo woooooow! una nuova avventura! l’entusiasmo, la freschezza di un mese di riposo, di recupero di energie, di nuove idee, il profumo di ritornare a creare , che bellooo…

Ma la testa sotto la sabbia ?
Il nascondere sotto il tappeto ?
Il girarsi dell’altra parte ?
L’inaffiare il proprio orticello ?

Noi siamo ancora qua oggi.
Noi educatori di sostegno a combattere per i nostri diritti e per quello dei bambini d.a.

Siamo ancora qui nonostante le gambe spezzate e i “pugni nello stomaco”.

-il 70% degli educatori di sostegno subirà una riduzione del monte ore a 28 ore (al posto di 35ore)

  • percepirà uno stipendio a volte inferiore ai 900€ ( circa 250/ 300 € in meno un busta paga) ci saranno conseguenze su famiglie , single , qualcuno cambierá lavoro , qualcuno magari perderà la casa , qualcuno dovrà limitarsi nel fare la spesa , qualcuno potrà dare 30 al posto di 50 ai propri figli , qualcuno dovrà andare via e perdere l’indipendenza.
  • ci sarà un taglio di migliaia di ore complessive annue su i bambini d.a. (ore di intervento in meno che sono aria e pane per loro per compiere miglioramenti significativi).
  • ci saranno educatori di sostegno che
    dovranno gestire la compresenza di bambini d.a gravi e non gravi mettendo nel cestino del rudo principi educativi,
    non diffusi dal sottoscritto, ma da anni di studi di pedagogisti , educatori , psicologi affermati)
    Per non parlare della continuità educativa completamente spazzata via .

Noi Siamo ancora a lottare per la nostra DIGNITÀ lavorativa – professionale contro la violazione dell’ art. 36 della costituzione
“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”

Siamo ancora qua a lottare per i bambini d.a affinché venga garantita il necessario totale sostegno educativo per compiere significativi progressi ( come avviene in PAESI CIVILI come Francia e Germania ) .

La solidarietà è una cosa importante .
L’alzare anche un dito è importante .

Perchè non è tempo dei fiorellini , degli unicorni , e degli arcobaleni “ andrà tutto bene” .
Non c’è niente da festeggiare .
È tempo combattere per la dignità , per una professione , per i diritti , per una scuola che non fa differenze.”

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

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