Montecitorio

L’intervento di Zelensky davanti alle Camere riunite è stato inaspettatamente moderato, se paragonato ai discorsi pronunciati davanti ai deputati di Berlino e Washington, ma intriso di retorica.

Il presidente ucraino non ha citato neanche una volta l’invio di armi e non ha fatto paragoni sgradevoli, Zelensky ha chiesto invece altre sanzioni contro Mosca.

A compensare il bisogno di retorica ci ha pensato l’incredibile intervento di Mario Draghi, che ha parlato di “resistenza eroica” degli ucraini e descritto l’invio di armi come una gesto di civiltà contro la barbarie. Il premier ha aggiunto che “L’Italia vuole Kiev nell’Ue”.

Questo “evento” merita qualche riflessione. Per prima cosa occorre precisare che il Presidente Ucraino era stato invitato a Montecitorio dal Premier Italiano.

Draghi ha risposto al discorso di Zelensky in modo non condivisibile: ha infatti preannunciato l’invio di armi all’Ucraina (che potrebbe voler dire una nostra entrata in guerra) , senza aver interpellato il Parlamento.

Il Presidente del Consiglio Draghi non è stato nemmeno eletto dal popolo e non può decidere l’entrata in guerra del nostro Paese senza il consenso del Parlamento. Oggi all’appuntamento con Zelensky erano assenti ben 35O parlamentari.

Insomma non si comprende l’enfasi del Premier e di alcuni politici italiani ed europei nei confronti dell’Ucraina, quasi a voler far intendere che non temono la terza guerra mondiale, pur di aiutarla.

Gli Italiani la guerra non la vogliono. Escono (si fa per dire) da due anni di pandemia e da problemi economici gravi, sono alle prese con il caro benzina, gas, elettricità e prezzi in generale, non hanno bisogno di cimentarsi in un conflitto mondiale.

Non sarà che Draghi pensi di risolvere tutto proprio con una “bella guerra”? L’Europa non sta meglio di noi economicamente e gli USA forse ancora peggio. Si fa presto a trarre le conclusioni.

In questo momento delicato osserviamo l’assenza dell’ONU, della NATO e di altri organismi internazionali che tentino una mediazione tra Russa e Ucraina. Questa è l’unica soluzione praticabile.

MV

Di the milaner

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