GUTERRES – ONU

Il vecchio sistema finanziario mondiale sta chiaramente volgendo al suo termine jz

Non è un’esagerazione dire che il crollo stesso è già avvenuto e semplicemente non abbiamo ancora sentito tutta la forza brutale dell’onda d’urto, accelerare verso di noi.
Per utilizzare una metafora, questo processo è paragonabile a uno shock tettonico in profondità sotto l’oceano.

Il terremoto sta avvenendo ed è iniziato uno tsunami. Colpirà il lungomare con conseguenze molto forti, e chi è sulla spiaggia credendosi al riparo da investimenti speculativi borsistici, potrà avere la possibilità di raggiungere un terreno più sicuro, prima che sia troppo tardi, tornando ad essere liquido. Due sistemi si scontrano come ho sempre detto ormai da due anni. 

Ora possiamo già vedere chiaramente due modelli opposti che hanno preso forma, illustrati anche nelle osservazioni fatte di recente, dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres (https://www.wionews.com/world/un-general-assembly-2021-alarm-to-wake-up-world-key-points-from-strong-speech-by-secretary-general-antonio-guterres-414680 ), che ha affermato:“Temo che il nostro mondo si stia dirigendo verso due diversi insiemi di regole economiche, commerciali, finanziarie e tecnologiche, due approcci divergenti nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e, in definitiva, due diverse strategie militari e geopolitiche. Questa è una ricetta pericolosa. Sarebbe molto meno prevedibile e molto più pericoloso della Guerra Fredda”.

Da una parte c’è l’ideologia che lo stesso Guterres sostiene devotamente e che ha assunto negli ultimi anni il titolo di “The Davos Agenda”, ovvero “The Great Reset”. Guterres è persino arrivato al punto di firmare il trattato di integrazione UN-WEF nel giugno 2020, sposando le ideologie globaliste e unendole in un sistema operativo transumano, annunciando:
“The Great Reset è un gradito riconoscimento del fatto che questa tragedia umana deve essere un campanello d’allarme. Dobbiamo costruire economie e società più eque, inclusive e sostenibili che siano più resilienti di fronte alle pandemie, ai cambiamenti climatici e ai molti altri cambiamenti globali che dobbiamo affrontare”. Mentre il Great Reset afferma di utilizzare l’attuale pandemia per portare a termine una revisione completa della società umana sotto un governo mondiale tecnocratico, il sistema opposto guidato da quelle Nazioni non invitate al recente “vertice sulla democrazia globale” ed etichettate come “autoritarie” da Soros e la cricca di Davos, desidera evitare che l’Umanità venga distrutta.

Laddove un sistema si basa su un programma di spopolamento gestito scientificamente dall’alto, l’altro sistema afferma il diritto delle Nazioni sovrane di continuare come unica base legittima per il diritto internazionale e il progresso scientifico come base dell’ideologia economica. 

I termini del nuovo sistema sono stati recentemente ribaditi nella Dichiarazione Congiunta Russia-Cina sui termini della Nuova Era che sta emergendo.

Lo stesso Putin ha recentemente definito questi termini affermando:

“Solo gli Stati sovrani possono rispondere efficacemente alle sfide dei tempi e alle richieste dei cittadini. Di conseguenza, qualsiasi ordine internazionale efficace dovrebbe tenere conto degli interessi e delle capacità dello Stato e procedere su tale base, e non cercare di dimostrare che non dovrebbero esistere. Inoltre, è impossibile imporre nulla a nessuno, siano essi i principi alla base della struttura sociopolitica o i valori che qualcuno, per proprie ragioni, ha chiamato “universali”.

Dopotutto, è chiaro che quando si verifica una vera crisi, rimane un solo valore universale ed è la vita umana, che ogni Stato decide da solo come proteggere al meglio in base alle proprie capacità, cultura e tradizioni”. Un sospiro di sollievo in confronto al demoniaco motto di Schwab : 

“non possiederai nulla e sarai felice”.

Per capire questa Cospirazione Pubblica, dovremo tornare indietro di quasi un secolo nel passato e conoscere un anziano ingegnere sociale misantropico di nome Herbert George Wells che scrisse un’opera del 1928 intitolata” The Open Conspiracy: Blueprint for a World Revolution” (The Open Conspiracy ), in cui inneggia ad un governo mondiale e al depopolamento, dicendo:

“The Open Conspiracy si basa sulla mancanza di rispetto per la nazionalità, e non c’è motivo per cui si dovrebbero tollerare governi nocivi o ostruttivi, perché resistono in questo o in quel pezzo di territorio umano”.

Wells era un membro di un’organizzazione chiamata The Fabian Society, fondata a sua volta nel 1884 da un gruppo di eugenisti e malthusiani britannici al fine di promuovere un nuovo ordine sociale progettato per modellare la società in un nuovo ordine meccanizzato gestito da un’élite manageriale di scienziati” dall’alto. Per tutto il 20° secolo, la Fabian Society sarebbe penetrata in tutti i rami del governo, dell’esercito, del mondo accademico, dei media e persino dei consigli aziendali privati e ​​​​in tutto il mondo, creando sistemi globali di quinte colonne operanti all’interno delle cellule, gerarchicamente unificate da un comando centrale, all’interno dei più alti gradi dell’Intelligence Britannica. 

Dal basso, plebe e lavoratori sarebbero stati attratti da “parole” promosse da Fabiani come uguaglianza, giustizia sociale e ridistribuzione della ricchezza utilizzando termini marxisti senza mai rendersi conto che quelle parole erano solo una dolce illusione senza pretese di realtà.

Fonte: Databaseitalia.it

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

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