Dalle fauci del Drago esce il fuoco.
Abbiamo passato un limite mai sfiorato. Mai era stata negata possibilità di scelta a chicchessia.
La falsa libertà di questo mondo in metastasi, ha gettato totalmente e definitivamente la sua lurida maschera.
Eppure fino ad ieri i mantra erano: ”faccio quello che voglio”, “il corpo è mio e decido io”, “vietato vietare”.
Tutto è permesso, se fa comodo a loro.
Puoi farti di droga, ai pusher non è chiesto il GP; puoi affittare il tuo utero a caro prezzo, come fosse un alloggio e senza cedolare secca; puoi farla finita, con gli applausi dei libertari, se la vita ti è di peso.
Ma non puoi scegliere se non vuoi entrare nella “nuova normalità”, se non vuoi iniettarti la loro bava. No.
Diventi un “sorcio”, “uno a cui sputare nel piatto” o a cui “torcere il collo con la forza”.
Ecco i prodromi e le basi di “un atto di amore”, ecco le ragioni e gli accenti di chi rispetta le regole, ecco il cuore di chi accoglie tutti e tutto, ma non permette il dissenso.
Perché “I Dissent”, valeva solo per loro.
Non è più possibile nemmeno pensare, obiettare, dubitare.
Il concentrato democratico, per il quale ogni scelta era fattibile e incriticabile, si è esaurito, prosciugato, estinto.
Non è permesso neanche esprimere un’opinione, se fuori dal coro della nuova religione imposta.
Eppure si è data la parola a tutti, tutti: criminali, stragisti, pedofili, assassini, trafficanti, mafiosi, sterminatori di genitori o di figli, sparatori per noia e immondizia varia e assortita.
Contro nessuno sono partite parole di tale odio, nemmeno per le belve più efferate; parole che però sono riservate e permesse per chi non si adegua alla nuova omologazione post umana.
Allora, sento già l’obiezione dei vermi: quì non è concessa la scelta, perché puoi danneggiare gli altri.
A parte che questo è tutto da dimostrare, a parte che in particolare i “battezzati”, stanno infettando ed infettandosi, come le cronache ci riportano ogni giorno, era qui che li aspettavo.
Siete proprio sicuri che, le libertà di cui siete fieri e fautori, non hanno mai danneggiato gli altri? Ne siete davvero certi?
Quando difendete ad esempio l’abominio dell’aborto, la vita che viene macellata come un hamburger, viene danneggiata o no? Adottate la legge del più forte certo, ma al posto di quella creatura innocente che chiede solo di vivere, sareste danneggiati o no?
Quando qualche tempo fa, all’ospedale di Verona, vennero uccisi e devastati dei neonati tra dolori atroci, per acqua contaminata inserita nei loro biberon, questa “libertà” ha colpito qualcuno, o no?
Quando si sono create e volute le terre dei fuochi, con tutti i morti che ci sono stati, questa “libertà” ha falciato qualcuno, o no?
Quando i compari dei politici e dei banchieri, hanno fatto crollare ponti, gallerie, strade, viadotti, questa “libertà”, si è riversata contro delle persone, o no?
Quando le vostre splendide istituzioni europee, hanno patrocinato e autorizzato i veleni come il glifosato, e hanno devastato finanziariamente popoli e Stati, qualcuno è stato sacrificato sull’altare di questa “libertà” o no?
Eppure, nessuna parola d’odio e di indignazione si è sentita, non c’erano sorci a cui dare la caccia e non registravate nessun pericolo.
E sapete perché ho chiamato “libertà” queste nefandezze? Perché nessuno ha pagato o pagherà.
Come nessuno pagherà per gli immani effetti avversi, per le morti giornaliere e per i danni permanenti che ci saranno e che già ci sono, come pericarditi, trombi e quant’altro.
Questi infatti per voi non sono danni, non sono conseguenze, ma risultanze da ridicolizzare ed ignorare, dall’alto della vostra complice e bestiale ipocrisia.
Come non avete voluto vedere le connessioni, gli interessi, le evidenze, le montagne di denaro stanziate e le atroci menzogne raccontate e accecanti, per chiunque le voglia solamente vedere.
Da oggi il buio della peggiore disumanità e del peggiore crimine, avvolge il mondo.
L’impronta del male più assoluto, ci sovrasta.
E voi, dal basso della vostra ributtante esistenza, ci avete messo la firma in calce.

Marco Palladino

Di the milaner

foglio informativo indipendente del giornale

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