Ognuno ha fatto le sue scelte in fatto di vaccini, nessuna scelta è stata facile, ora rispettiamoci proprio per questo.

È sgradevole leggere i post di persone che aizzano lo scontro tra chi ha preso decisioni diverse riguardo la propria salute.
Quando si attiva uno scontro sociale di questa portata, poi indietro non si torna.
L’odio inculcato verso il “diverso” non può che trasformarsi in violenza fisica. È solo questione di tempo.
Augurarsi che chi si è fidato del siero abbia effetti negativi, è triste e meschino.
Così come “godere” per le restrizioni che subiranno coloro che per varie ragioni non si sono fidati di farlo.
Sono due facce della stessa medaglia.
Nessuno ha in tasca la verità assoluta su quale delle due scelte si rivelerà la più corretta tra mesi, un anno o dieci…
Chi sostiene di averla sta mentendo a se stesso, prima che agli altri.
Non c’è fonte autorevole che regga.
Siamo tutti ignoranti di fronte l domani.
Occorre l’umiltà di ammettere che siamo in un momento di grande incertezza e confusione, dove l’unico punto in comune per tutti rimane la paura.
Chi semina la paura è poco evoluto, qualunque sia il suo livello di istruzione. E se ha séguito dovrebbe sentirsi ancora più responsabile.
Impariamo a rispettare la paura dell’altro – verso la malattia o verso un farmaco – evitando lo scontro, perché un giorno potremmo non essere più in grado di gestirne gli effetti.
Precisato questo, le opinioni dei miei contatti saranno sempre ben accette e utili alla mia riflessione.

Redazione web

Di THEMILANER

foglio informativo indipendente dell'associazione MilanoMetropoli.org

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