Anticorpi anti Covid-19 sono stati scoperti nei cervi dalla coda bianza, i più diffusi negli Stati Uniti, ed è la prima prova del contagio una popolazione di animali selvatici. Lo indica la ricerca pubblicata dall’università canadese di Saskatchewan sul sito bioRxiv, che raccoglie gli articoli non ancora vagliati dalla comunitá scientifica, e segnalato sul sito della rivista Nature.
La ricerca indica che gli anticorpi sono stati rilevati in almeno un terzo dei cervi dalla coda bianca (Odocoileus virginianus), i più comuni in Nord America, soprattutto vicino i centri urbani. Iricercatori, guidati da Arinjay Banerjee, giudicano preoccupante la rapida esposizione di un vasto numero di animali al virus SarsCoV2, anche se ritengono che siano necessarie ulteriori ricerche per valutare se i cervi possono infettarsi tra loro e contagiare altre specie in natura.
Precedenti esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che un cervo puó infettarsi con il virus SarsCov2 e trasmetterlo ad un altro cervo e, poichè allo stato selvatico questi animali vivono in piccoli branchi,il virus puó diffondersi naturalmente da un esemplare infetto. Il timore è in particolare la comparsa di nuovi serbatoi animali del virus SarsCoV2.
Il rischio è che, una volta adattato all’organismo di un nuovo animale, il virus possa evolversi e mutare, dando origine a varianti, magari capaci di sfuggire ai vaccini e di contagiare altre specie, compreso l’uomo, anche dopo che la pandemia si sará placata.RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA