Gilet arancioni, proteste in piazza: «No all'Europa, torniamo alla lira»

In tutte le regione italiane oggi si sono svolte le assemblee popolari dei gilet arancioni capitanate dal generale dei carabinieri in pensione Antonio Pappalardo.

Particolarmente numerosa l’adunata svoltasi a Milano con la presenza del generale Pappalardo in persona. I Gilet arancione hanno quattro obiettivi da raggiungere con una votazione popolare avvenuta oggi alla presenza di un presidente di assemblea e di un notaio: le dimissioni del governo, la costituzione di una costituente per una nuova legge elettorale, le elezioni, da tenersi nel prossimo ottobre e l’adozione della lira italica.

Nessuna violenza da parte dei manifestanti, l’unica trasgressione pare essere quella di non avere tutti la mascherina e di non aver rispettato la distanza sociale, c’è da dire che la piazza del Duomo era davvero stracolma.

La politica pare non dare particolare importanza all’iniziativa che non sfodera alcuna bandiera se non quella italiana, ma la folta presenza di cittadini è sintomo di un diffuso malcontento che non ha tovato sfogo in nessuna altra parte politica.

L’assemblea dei gilet arancioni si protrarrà fino al 2 giugno nel tentativo di raggiungere gli obiettivi prefissi, il fatto che il sindaco di Milano li abbia denunciati per la assenza di mascherine pare una mossa alquanto inadeguata rispetto alle rivendicazioni del gruppone.

Chi è Antonio Pappalardo

Pappalardo e i gilet arancioni, in piazza a Milano senza mascherine

Antonio Pappalardo (Palermo25 giugno 1946) è un politico  e Generale di brigata dei Carabinieri in congedo dal 2006[1] e presidente del Consiglio Centrale di Rappresentanza Militare (COCER) dell’Arma dal 1991 al 1998 e dal 1999 al 2001, è stato deputato della XI legislatura e sottosegretario di stato alle Finanze del Governo Ciampi Attualmente è presidente dei movimenti civici nazionali Melograno e Dignità sociale, del comitato dei saggi del Movimento Liberazione Italia e del Movimento Gilet Arancioni

Di the milaner

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