A METTERLO IN EVIDENZA È IL ROTARY CLUB ROMA CAPITALE IN OCCASIONE DEL CONVEGNO «INVECCHIARE IN SALUTE: QUALI PERCORSI?», MODERATO DA MICHELE FARINA, GIORNALISTA DEL CORRIERE DELLA SERA

Secondo le previsioni del Rotary, il numero delle persone con demenza di Alzheimer è destinato a triplicarsi da oggi al 2050. Per l’Italia questo vuol dire passare da 1,2 a 3,9 milioni di malati, con un impatto sull’economia di circa 280 miliardi di euro.

In Italia il costo medio annuo per malato è infatti pari a 71 mila euro, comprensivo delle spese a carico del Servizio Sanitario Nazionale e dei costi indiretti che ricadono sulle famiglie o sulle organizzazioni di sostegno.

«Moltiplicando questo costo per gli attuali 1,2 milioni di italiani malati di Alzheimer, si può capire quale sia già oggi il gigantesco impatto economico di questa malattia, per una spesa attuale di oltre 85 miliardi di euro annui» sostengono gli analisti del Rotary Club Roma Capitale.

Una cifra che è 8 volte superiore rispetto al dato ufficiale riferito ai costi diretti -di cui il 73% a carico delle famiglie- che ufficialmente ammontano a circa 11 miliardi di euro.

La prevalenza di questa patologia aumenta con l’età, risultando maggiore nelle donne, con percentuali che che vanno dall’1% per la classe di età dai 65 ai 69 anni fino al 24% per le ultra-novantenni, rispetto agli uomini i cui valori variano rispettivamente dallo 0,6% al 18%.

«Considerando che l’Italia è il Paese più longevo d’Europa con 13,4 milioni di ultra-sessantenni, pari al 22% della popolazione, questo problema ci quindi riguarda molto da vicino. Per questo, ci proponiamo di fare con l’Alzheimer lo stesso che abbiamo fatto con la poliomelite, con un impegno economico di circa 2 miliardi di dollari che ha consentito di vaccinare 2,5 miliardi di bambini in 122 Paesi e di eradicare quasi del tutto questa malattia» commenta il dottor Pier Luigi Di Giorgio presidente del Rotary Club Roma Capitale.

«Bisogna trovare molti più fondi per finanziare la ricerca e di questo possiamo farci carico noi rotariani, proprio come abbiamo fatto per la poliomelite» sostiene il dottor Renato Boccia, portavoce e responsabile -insieme al consocio Claudio Pernazza- del Progetto Alzheimer del Rotary Club Roma Capitale, che -per sensibilizzare l’opinione pubblica ed i media- lancia ora il convegno intitolato «Invecchiare in salute: quali percorsi?», moderato da Michele Farina, giornalista del Corriere della Sera.

Il convegno-evento, realizzato grazie alla fattiva collaborazione della senatrice Paola Binetti, è organizzato dal Rotary Club Roma Capitale (distretto 2080) con la partecipazione di 20 differenti club appartenenti a 5 diversi distretti italiani del Rotary International e si terrà venerdì 24 gennaio 2020, dalle 14,30 alle 19.00, presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica a Palazzo Giustiniani a Roma in Via Dogana Vecchia 29.

«Non è un convegno medico-scientifico a favore di qualche casa farmaceutica, ma è un convegno “rotariano”» puntualizza il responsabile e portavoce del Progetto Alzheimer del Rotary Club Roma Capitale. E con ciò il dottor Renato Boccia intende dire che il convegno si occuperà di un problema attuale di grande interesse sociale per il quale il Rotary è in grado di fornire una lettura del problema alla luce dei valori che propugna, quali il «servire al di sopra di ogni interesse personale».

c.s.

Di THEMILANER

foglio informativo indipendente dell'associazione MilanoMetropoli.org

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