Ma il patrono della città lombardo non voleva copiare la tradizione romano. La festa aveva un altro obiettivo
Il primo documento che registra la celebrazione della festa del Santo Natale il 25 dicembre del 336 è il Cronografo del 354 (Chronographus anni 354), primo Calendario della Chiesa di Roma.
Il calendario di Filocalo
Si tratta di un Calendario illustrato, accompagnato da testi, realizzato dal calligrafo Furio Dionisio Filocalo. Il codice venne offerto ad un aristocratico romano di fede cristiana di nome Valentino.
Sant’Ambrogio (339/340 – 397) visse i suoi anni giovanili a Roma e fu qui che conobbe la festa del Santo Natale, quando sua sorella Marcellina fece professione religiosa nel Natale dell’anno 352 o 354 nella basilica di San Pietro e la cerimonia venne presieduta da Papa Liberio.
L’ “arrivo” a Milano
Proprio a Sant’Ambrogio si deve l’introduzione della festa del Natale a Milano, tra il 380 e il 386, quando ne divenne vescovo.
Non fu soltanto il ricopiare un uso romano, ma la ricorrenza della natività del Salvatore divenne l’occasione propizia e sempre ricercata per combattere l’eresia ariana (che umanizzava Cristo, spogliandolo della sua divinità.
Ciò che accade nuovamente oggi nel contemporaneo neoarianesimo della cristianità): glorificare il Mistero dell’Incarnazione compiutasi in Maria Santissima, fu la perfetta occasione per dichiarare e diffondere, fra i potenti e gli umili, la Verità sul Cristo Dio