MARONI ZAIAREFERENDUM AUTONOMIA
Referendum per le autonomie ottimo risultato in Veneto, buono in Lombardia. Pecora nera Milano, che pensa di bastare a se stessa ma sbaglia
«Mi ero posto prudenzialmente la soglia del 34% : è ampiamente superata. Abbiamo un terzo circa dei dati complessivi e la proiezione è superiore al 40%». Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha commentato un’ora dopo la chiusura dei seggi l’esito del referendum per l’autonomia. Per poi aggiungere i dati su quello che ritiene una grande vittoria: «Sono stati tre milioni i lombardi che sono andati alle urne: il 95% di loro ha detto sì a più autonomia. Solo il 3 per cento di chi ha votato ha detto no».
Anche se meriterà una riflessione approfondita l’astensione record di Milano e della città metropolitana. E sui problemi registrati nell’arco della giornata per il voto elettronico ha sottolineato: «Abbiamo avuto delle criticità dovute alla novità, ma la grande soddisfazione è che sono state tutte risolte e che il sistema ha funzionato in piena sicurezza, i paventati attacchi hacker non si sono visti». Per poi guardare verso le prossime Regionali: «Abbiamo sperimentato il futuro per l’Italia – ha aggiunto -.
L’ho già detto al ministro Minniti che in futuro per la Lombardia la via del voto è quella». Quindi Maroni ha già annunciato il prossimo passo: «Nella squadra con cui andrò a trattare col governo mi piacerebbe ci fossero anche i sindaci del Pd per il sì, come Giorgio Gori. Avere dalla nostra parte sindaci del Pd nel trattare con un governo di centrosinistra penso sia utile». Il governatore lombardo ha poi aggiunto: «Domenica ho sentito Gori e gli ho chiesto di far parte della squadra, mi ha detto che mi darà una risposta». Mentre sul sindaco Giuseppe Sala, che il presidente aveva criticato per la sua assenza ai seggi, ha precisato: «Ho un buon rapporto con lui, ma se non è andato a votare, mi pare difficile possa far parte della delegazione».
Voto elettronico e criticità

Al di là delle parole di soddisfazione del governatore c’è stata una giornata caratterizzata da problemi e polemiche per il voto elettronico. È rimasto deluso chi pensava che con il nuovo sistema, in Lombardia, si sarebbero avuti immediatamente i dati, a partire da quelli dell’affluenza. Sino a notte inoltrata infatti non erano disponibili i dati definitivi dell’affluenza. C’era solo il dato fornito dal governatore Maroni. E durante la giornata non era andata meglio. Sia al giro di boa di mezzogiorno sia a quello delle 19 ci sono stati ritardi. Per conoscere quante persone erano andate a votare alle 12 (in tutto l’11,06%) nella Regione di Roberto Maroni si è dovuto aspettare fino alle 17, mentre il dato del Veneto (quasi il doppio della Lombardia, il 21,1%) è arrivato alle 12,30. E il dato sull’affluenza alle 19 (31,81%) è stato annunciato alle 19.45 da Gianni Fava, assessore lombardo con la delega al voto elettronico, in sala stampa e solo dopo reso accessibile sul sito. Una situazione che ha scatenato critiche e polemiche.

Di THEMILANER

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