La Procura di Roma vuole capire se c’è correlazione tra la morte di alcune persone e il trattamento del Covid a base di “Paracetamolo e vigile attesa”, suggerito dal ministero della Salute con le circolari del 22 marzo e del 30 novembre 2020. Ne ha dato notizia “La verità”, specificando che il pm di Roma, Giorgio Orano, ha chiesto ai colleghi di altre sette città italiane (Como, Lecco, Ragusa, Monza, Lecce, Bologna e Torino) di indagare per omicidio colposo.

Ad avviare l’indagine una denuncia presentata di tre parenti delle vittime Covid e dalla giornalista Angela Camuso, che l’ha redatta e firmata in qualità di “testimone oculare e produttrice di documenti fonti di prova con l’attività giornalistica svolta”. corredata da una perizia medica collegiale che analizza la morte di 10 persone, attribuendo i decessi alla mancata somministrazione di una terapia efficace per contrastare la malattia. “Il ritardo nell’inizio della terapia, come prescritto dal protocollo vigile attesa” viene indicato nella perizia come meccanismo “determinante alla base dei decessi”. Fanno parte del collegio medico che l’ha firmata il professor Alessandro Capucci, Andrea Mangiagalli, Agostino Ciucci, Rosanna Chifari e Antonio Palma.

La denuncia chiama in causa l’ex ministro e vice-ministro della Salute: Roberto Speranza e Pierpaolo Sileri, gli allora vertici di Aifa: Domenico Mantoan e Giorgio Palù e l’ex dg Nicola Magrini, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici. Oltre ai vertici istituzionali citati, sono oggetto dell’inchiesta anche 4 medici di base.

“Fin dall’aprile del 2020, ministero e Aifa furono informati di quale fosse la strada indicata dalla medicina dell’evidenza per curare efficacemente il Covid e di quali fossero i rischi della vigile attesa, ma continuarono a consigliare quest’ultima”, sostengono i parenti delle vittime. L’apertura dell’inchiesta è stata commentata dalla deputata di Fratelli D’Italia e membro della Commissione di Inchiesta Covid, Alice Buonguerrieri: “Come Fratelli d’Italia sostiene fin dall’inizio della pandemia, le linee guida del ministero della Salute destano ancora oggi enormi perplessità, suffragate anche da studi scientifici. Lascia attoniti che l’allora ministro Speranza insista ancora oggi nel negare la faccenda, liquidandola come un’invenzione dei cosiddetti ‘No Vax’. Ne dovrà invece rispondere agli italiani e alla giustizia”, ha concluso la deputata.

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Di the milaner

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