fonte IRISH TIMES
Gli Stati Uniti cercheranno di costringere l’Unione europea a scegliere tra Stati Uniti e Cina sul commercio, secondo i briefing diffusi ai ministri e ai funzionari dopo l’incontro di Tánaiste Simon Harris a Washington la scorsa settimana con il segretario al commercio degli Stati Uniti Howard Lutnick. I briefing, confermati da diverse fonti di alto livello, si spingono molto oltre nell’identificare l’agenda finale degli Stati Uniti per eventuali futuri negoziati commerciali. Suggeriscono che la strategia generale degli Stati Uniti è quella di sganciarsi dalla Cina e che qualsiasi paese che desideri avere un accordo commerciale con gli Stati Uniti dovrà anche prendere le distanze da Pechino.
Al momento i dazi statunitensi sulla Cina ammontano al 145%, anche se alcuni prodotti elettronici, tra cui telefoni cellulari e laptop, hanno ricevuto una tregua temporanea durante il fine settimana.
I briefing suggeriscono che gli Stati Uniti sono disposti a prendere in considerazione un accordo commerciale con l’UE a questi termini, ma vorrebbero anche che l’UE limitasse o eliminasse le barriere non tariffarie al commercio, includendo potenzialmente rigorosi standard di prodotto dell’UE, compresi alcuni standard alimentari.
Eccoci arrivati al redde rationem. “O noi o la Cina”, dicono gli Stati Uniti. La Cina, dal canto suo, ha già fatto sapere all’UE che chiederà l’eliminazione o la riduzione dei dazi che l’UE applica sui veicoli elettrici a batteria e sui prodotti in alluminio estruso cinesi. Come se ne esce? Il tutto mentre Kaja Kallas pochi giorni fa ha detto davanti ai microfoni che “la Cina è la forza trainante della Russia nella guerra”.
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