Lo hanno annunciato oggi il prof. LUCA MARINI Docente di diritto internazionale alla Sapienza di Roma, il prof. FRANCESCO BENOZZO Università di Bologna, e LAURENT MUCCHIELLI direttore di ricerca presso il CNR Francese .

L’idea alla base del CIEB è semplice: superare il “muro contro muro” dei dati scientifici e riportare al centro della gestione politica del Covid i principi e i valori cui si ispira la riflessione bioetica.

I principi del primato dell’essere umano, del consenso informato, di precauzione, di beneficenza, di non maleficenza, di equo accesso alle cure sanitarie, del “prendersi cura”, di integrità morale del ricercatore: sono questi i principi fondamentali di bioetica e di biodiritto – impunemente calpestati durante i due anni di emergenza sanitaria – che devono guidare la riflessione sulle questioni fondamentali poste dallo sviluppo della scienza e della medicina, alla luce delle loro implicazioni etiche, giuridiche, sociali ed economiche. Ciò nella consapevolezza che, se fosse rimasta alta la sensibilità collettiva verso l’etica e la bioetica, la gestione politica del Covid non avrebbe condotto all’erosione progressiva di diritti e libertà fondamentali, né avrebbe alimentato discriminazioni e fratture sociali.

A questi scopi il CIEB, mediante le sue articolazioni nazionali, intende stimolare un dibattito che – al di là della mera contrapposizione tra dati scientifici confliggenti – restituisca alla società civile i punti di riferimento etico che devono porsi alla base delle scelte politiche e delle decisioni normative.

Nella formulazione dei suoi pareri – adottati d’iniziativa ovvero a richiesta di istituzioni, comitati ed enti pubblici e privati – il CIEB conformerà la sua azione ai principi e alle norme sancite dalla Convenzione per la protezione dei diritti dell’uomo e della dignità dell’essere umano nei riguardi dell’applicazione della biologia e della medicina (nota come Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina), firmata a Oviedo nel 1997.

All’articolazione italiana del CIEB, ospitato sul sito dell’European Centre for Science, Ethics and Law (ECSEL: www.ecsel.org), hanno già aderito LORENZO ALIBARDI, docente di anatomia presso l’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”; BRUNO CHELI, docente di statistica presso l’Università di Pisa; MARIA LUISA CHUISANO, docente di biologia molecolare presso l’Università di Napoli “Federico II”; DANIELA DANNA, sociologa presso l’Università del Salento; ALESSANDRO FRALEONI MORGERA docente di chimica presso l’Università di Chieti-Pescara; GABRIUELLA PAOLUCCI, docente di sociologia presso l’Università di Firenze.

Il prof. Luca Marini auspica “sinceramente la sinergia tra l’attività del CIEB e quella degli altri enti, associazioni e comitati che stanno agendo per contrastare la deriva democratica in atto.”

Di THEMILANER

foglio informativo indipendente dell'associazione MilanoMetropoli.org

2 pensiero su “Costituito il Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina.”
  1. Non vedo “dati scientifici confliggenti” !
    In primo luogo perché i panicologi medici di regime hanno vomitato solo bestialità scientifiche e in secondo luogo perché non hanno mai dialogato con veri uomini di scienza perché coscienti di non poter reggere in un confronto l’impostura pandemica.

    In due anni di PSICO PANDEMIA l’informazione è stata totalmente incaprettata anche da un’orrida accozzaglia di giornalai finanziati da tutte le bande politiche golpiste.
    IL BESTIARIO dei panicologi (cani, galli ecc.) ha continuamente delirato dal meRdiaStream blasfemie scientifiche, dati manipolati, non verificabili e sempre contraddittori. Diversi medici, tra cui molti radiati, avrebbero potuto sbuggiardare e svergognare questo CIRCO SIMONIACO di PIG Farma se solo non avessero avuto le televisioni precluse dal regime !

  2. Evviva la scienza e’ continuo confronto e no monopolio di una banda di personaggi ambigui e corrotti

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