crollo del ponte a Genova

A Genova si è compiuta una tragedia annunciata. Il crollo del viadotto Polcevera ha gettato l’Italia nello sconforto: 39 vittime sono tantissime e poi gli sfollati e poi ancora il timore, assolutamente fondato, che molti altri viadotti disseminati nel Bel Paese e costruiti nello stesso periodo di quello di Genova (1960), siano prossimi al crollo. Incuria, mancanza di manutenzione e soprattutto mancanza di monitoraggio  dei manufatti, fanno si che ora si debba temere di intraprendere un qualsiasi viaggio.

Una volta di più l’Europa e i nostri vecchi governanti ci hanno tolto tutte le certezze. Contenimento delle spese per far quadrare i conti ma spese folli per l’accoglienza hanno penalizzato il paese. Sembra un ragionamento meschino e forse lo è, ma la coperta è diventata davvero troppo corta per tutti. In questo momento drammatico abbiamo solo la speranza che il nuovo governo prosegua con fermezza la sua difficile azione e riporti l’Italia in quota.

C’è però una cosa che non vorremmo vedere ed è il solito balletto delle responsabilità sui fatti accaduti.  Molte delle tragedie che hanno funestato il nostro paese sono ancora in attesa di un esito processuale, per alcune ( ad esempio Viareggio) si va addirittura verso la prescrizione per scadenza dei termini , certamente non per colpa delle vittime, ma per la lentezza del sistema giudiziario.

Sono tante le cose da fare per la nostra Italia, quindi non perdete tempo, fatele.

Di THEMILANER

foglio informativo indipendente dell'associazione MilanoMetropoli.org

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